Cartiera Burgo, Mantova, 1961-1964 Con Gino Covre Impresa Nervi E Bartoli E Antonio Badoni Di Lecco

di Cristiana Chiorino

Il 9 Febbraio 2013 chiude la Cartiera Burgo. Firma anche tu  qui e qui per invitare alla salvaguardia di questa icona dell’Architettura Industriale Moderna!

L’edificio progettato a Mantova da Pier Luigi Nervi per il produttore piemontese di carta Burgo, se analizzato all’interno della parabola dell’intera carriera nerviana, rappresenta un caso senza dubbio singolare divenendo un’icona nella risoluzione di un problema funzionale complesso, ovvero quello di avere un unico ambiente lungo 250 metri, caratterizzato da una facciata libera di 160 metri, in cui collocare la macchina per la produzione della carta.

Il risultato ottenuto è quello di un’architettura singolare in grado di risolvere pienamente le esigenze di funzionalità della committenza con un esito di grande forza che si staglia nettamente nel panorama padano circostante. L’edificio si presenta, nella sua conformazione definitiva, con una struttura principale di sostegno della copertura metallica, progettata da Gino Covre con la Badoni, data da due monumentali telai alti 50 metri in cemento armato, realizzati dalla Nervi e Bartoli con il consueto sistema dei casseri a perdere prefabbricati a terra. Ogni telaio è caratterizzato da un elemento trasversale superiore della lunghezza di 35,6 metri che contiene gli ancoraggi delle catene di sospensione della copertura, realizzate tramite ferri piatti assemblati e snodati, e che riporta le azioni sui cavalletti perimetrali dalla caratteristica forma «a Y».

Il progetto comprendeva, oltre il fabbricato per la macchina continua, anche un magazzino costruito con il caratteristico sistema a nervature ortogonali ottenute con casseforme in ferrocemento e ponteggio mobile, brevettato da Nervi nel 1949.

La megastruttura della Burgo resterà un unicum nei progetti di Nervi. Se l’immagine finale è il frutto di una sperimentazione formale rimasta un caso isolato nella produzione architettonica dell’ingegnere, il procedimento per la sua realizzazione invece ne riassume il suo percorso di costruttore: le forme a terra degli elementi  prefabbricati, i casseri a perdere e i solai a nervature a ponteggio mobile sono la sintesi di un pensiero costruttivo caratterizzato da razionalità, praticità e intelligenza organizzativa. L’esperienza lavorativa condotta dallo Studio Nervi, fondato nel 1961 con i figli, si misura anche con temi propri dell’architettura residenziale, rari se si analizza l’opera di Nervi nella sua interezza: gli intenti dell’azienda erano quelli infatti di dotare la fabbrica di un certo numero di edifici destinati ai dipendenti nonché di una villa da assegnare al direttore dello stabilimento, poi realizzate secondo altri progetti. La villa, nata probabilmente dalla matita di Antonio Nervi, mostra alcune peculiarità progettuali degne di nota come la modularità della copertura propria dei solai in ferrocemento prefabbricati che caratterizzano la produzione nerviana.


 

CARTIERA BURGO – BURGO PAPER MILL, MANTOVA, ITALIA

 

Burgo Paper Mill, Mantua, 1961-1964

with Gino Covre

Contractor: Nervi & Bartoli and Antonio Badoni di Lecco

 The building designed by Pier Luigi Nervi in Mantua for the Piedmont paper manufacturer Burgo, if analysed within the parabola of Nervi’s entire career, undoubtedly represents a singular work that became an icon of the resolution of a complex functional problem: the creation of single, 250-meter long space characterised by a 160-meter long uninterrupted façade, for the placement of the paper producing equipment. The result is a singular work of architecture capable of fully resolving the client’s functional requirements, and a forceful project that clearly stands out within the flat landscape of the Po’ Valley. 

The building, in its final form, presents a primary supporting structure for the steel roof, designed by Gino Covre with Badoni. It is defined by two monumental, 50-meter tall frames in reinforced concrete, constructed by Nervi & Bartoli using the now standard system of permanent formwork, prefabricated on site. Each frame is characterised by an upper transversal element, some 35.6 meters in length, containing the anchor points for the cables used to suspend the roof, realised in assembled jointed flat bars that transfer loads to the distinctive “Y”-shaped perimeter pylons. The project, in addition to the building for the continuous paper machine, also includes a warehouse constructed using the characteristic system of orthogonal ribs, obtained by means of ferroconcrete formwork and mobile scaffolding, patented by Nervi in 1949.

The mega-structure for Burgo would remain a unicum in Nervi’s work. If the final image is the fruit of a formal experiment that remained an isolated example in the engineer’s architectural production, the procedure used for its realisation instead reassumes his development as a builder: the on-site creation of prefabricated elements, the use of permanent formwork, the ribbed slabs and mobile scaffolding are all a synthesis of an idea of building characterised by rationality, practicality and organisational intelligence.